La sede di Accademia Italiana in piazza della Radio 46 ha ospitato lo User Meeting di McNeel, unico evento pubblico in Italia organizzato dall’azienda sviluppatrice di Rhino, uno dei principali software di modellazione 3D per i gioielli, usato dalle principali maison di moda per jewelry e accessori, così come da piccole aziende orafe a conduzione familiare.
“L’offerta formativa di Accademia Italiana – sottolinea Filippo Pernisco, direttore accademico Accademia Italiana - in Design del Gioiello si è evoluta attorno alla figura del designer come catalizzatore di conoscenze e competenze, una figura professionale pronta a confrontarsi con le tendenze contemporanee di un settore in forte crescita”. Gli studenti di Accademia Italiana avranno inoltre l'opportunità di interagire con l’Institut National de Gemmologie di Parigi, parte del gruppo AD Education ed eccellenza internazionale nell’arte del gioiello, in un prolifico scambio di conoscenze, competenze e approcci culturali tra Roma e Parigi.
“Il prodotto fatto a mano e quello realizzato attraverso un software convivono: la vera expertise è sapere quando spegnere il computer”, aggiunge Giuseppe Massoni, referente McNeel in Italia nonché titolare di un’azienda di alta gioielleria che affonda le radici nel ‘700. La digitalizzazione del gioiello oggi è diventata low cost: dai primi anni ’90 i software per l’alta gioielleria si sono evoluti moltissimo, consentendo anche l’abbattimento dei costi. Ma anche dei tempi di produzione: dalla rappresentazione del concept iniziale alla precisione esecutiva. I software di modellazione 3D rappresentano uno strumento estremamente flessibile, oltre che puntuale. Talvolta basta un comando per effettuare una modifica, senza dover necessariamente ricominciare da zero.
Caratteristiche che hanno fatto di questi software un alleato imprescindibile per la fashion industry: tutto ciò che è gioiello e accessorio moda passa attraverso la modellazione 3D. “Ciò non significa poter fare a meno della creatività umana: artisti e artigiani – puntualizza Massoni - si sono convertiti a usare il mouse al posto delle mani. Ma il computer da solo non basta: più la cultura è profonda e migliore sarà il risultato prodotto”.